Nell’ambito dell’attività sportiva, gli infortuni alla mano sono frequenti, sia a causa di eventi traumatici, sia a causa dell’uso eccessivo richiesto in alcuni sport, cosa che può portare all’insorgenza di patologie specifiche definite da “overuse”. Durante l’attività sportiva, la mano può essere coinvolta in diversi tipi di traumi, come fratture, lussazioni e lesioni di tendini e legamenti. In alcuni sport, alcune patologie e traumi sono così comuni da essere denominati con il nome dello sport stesso. Ad esempio, l’epicondilite, tipica del tennis, è detta “gomito del tennista“, mentre l’epitrocleite, che colpisce il comparto interno del gomito si manifesta soprattutto in chi pratica il golf prendendo il nome di “gomito del golfista”. Anche la frattura della testa del quinto metacarpale è molto frequente, conosciuta come “frattura del boxeur“, perché si verifica tipicamente nei traumi da impatto a pugno chiuso.

Come trattare i traumi? Occorre innanzitutto distinguere le patologie da sovraccarico, dai traumi che determinano una lesione delle strutture anatomiche: ossa, tendini, legamenti. Nel caso di stati infiammatori dovuti all’overuse,come ad esempio le tendiniti, generalmente il trattamento è di tipo conservativo (non chirurgico) con tutori, appositamente dedicati che mantengano a riposo le strutture interessate, terapie fisiche, trattamenti manuali ed esercizi di rinforzo della muscolatura. Quando ci troviamo invece di fronte a una lesione che deve essere riparata si rende necessario un intervento chirurgico.