Cosa è la febbre, come misurarla, come gestirla

E’ fondamentale innanzitutto comprendere che la febbre non è la malattia, ma è il fisiologico aumento della temperatura corporea che il nostro organismo mette in atto per creare un ambiente ostile alla replicazione di virus e batteri.

L’entità della febbre non è un indicatore di gravità della malattia. Semplici faringiti, in alcuni casi, possono dare punte febbrili molto alte.  La causa della febbre o le condizioni ad essa associate sono invece gli elementi da considerare per valutare la gravità o meno della situazione.

La misurazione della febbre è un procedimento utile per monitorare il decorso della malattia ed è importante misurarla in modo corretto.
Tra i diversi modi per misurare la temperatura, il migliore e più attendibile è quello ascellare e lo strumento più adatto è il termometro digitale, che va posizionato nell’incavo ascellare con la punta  bene a contatto con la pelle. Per i bambini sono da preferire i termometri digitali con la punta flessibile. Convenzionalmente si considera febbre una temperatura corporea centrale al di sopra dei 37,5° C.

La misurazione rettale è sconsigliata perché invasiva e fastidiosa, deve essere eseguita nell’assoluta immobilità poiché il termometro potrebbe lesionare le mucose interne.
La misurazione orale, allo stesso modo, non è consigliata poiché il valore misurato può essere influenzato dall’assunzione di bevande o da infiammazioni delle mucose della bocca.

La frequenza con cui misurare la temperatura dipende dall’età e dalla malattia: le misurazioni importanti sono quelle del mattino al risveglio e quella attorno alle ore 18:00, quando la febbre è più alta.

Il Paracetamolo ha attività antipiretica e analgesica e può essere utilizzato fin dalla nascita. Il Paracetamolo deve essere somministrato in relazione al peso corporeo del bambino e sempre nel rispetto del foglietto illustrativo